Tech4You a Ecomondo 2025: un ecosistema che unisce ricerca, innovazione e futuro

La partecipazione di Tech4You, l’Ecosistema dell’Innovazione di Calabria e Basilicata, a Ecomondo 2025 ha rappresentato un momento di grande visibilità e confronto per la rete della ricerca del Mezzogiorno.

Sotto la guida del Presidente Maurizio Muzzupappa, Tech4You — che riunisce le tre università calabresi, l’Università della Basilicata ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche — conta oggi oltre 1.300 ricercatori, di cui 350 reclutati attraverso il progetto, impegnati nello sviluppo di tecnologie e modelli scientifici capaci di supportare la transizione ecologica, energetica e digitale dei territori.
Foto: Claudio Valerio

Dal 4 al 7 novembre, lo stand 113 del padiglione B6 del quartiere fieristico di Rimini si è affermato come uno degli spazi più visitati della manifestazione, attirando imprese, stakeholder, università, centri di ricerca e rappresentanti istituzionali. Tra gli ospiti anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha espresso apprezzamento per la qualità e l’impatto delle soluzioni presentate.

Sotto la guida del Presidente Maurizio Muzzupappa, Tech4You — che riunisce le tre università calabresi, l’Università della Basilicata ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche — conta oggi oltre 1.300 ricercatori, di cui 350 reclutati attraverso il progetto, impegnati nello sviluppo di tecnologie e modelli scientifici capaci di supportare la transizione ecologica, energetica e digitale dei territori.

La presenza a Ecomondo ha permesso di presentare 17 prototipi e 6 piattaforme, già pronti a evolvere in soluzioni industriali diffuse.

Grande attenzione è stata dedicata alle tecnologie per la previsione e gestione dei rischi climatici, con sistemi capaci di analizzare fenomeni estremi, integrare dati da sensori e modelli idrologici, valutare vulnerabilità e supportare decisioni rapide in caso di frane, alluvioni, incendi e siccità. A queste si affiancano strumenti collaborativi per la gestione sostenibile del rischio idrogeologico, basati su approcci circolari che coniugano ricerca, governance e partecipazione attiva delle comunità.

Importante anche la presenza delle soluzioni dedicate alla transizione energetica, con sistemi intelligenti per l’ottimizzazione della produzione da fonti rinnovabili, la gestione in tempo reale dell’energia negli impianti con accumulo, la riduzione degli sprechi e il recupero avanzato dei materiali critici.

Tra le piattaforme più apprezzate, quelle per la gestione intelligente dell’energia che, grazie a modelli predittivi e all’intelligenza artificiale, migliorano l’efficienza degli impianti fotovoltaici e favoriscono modelli distribuiti di autonomia energetica.

Ampio spazio ha riguardato le tecnologie per la sostenibilità idrica, con sistemi mobili e off-grid per la purificazione dell’acqua, impianti per il trattamento avanzato delle acque reflue e soluzioni che sfruttano energia solare, filtrazione innovativa e gestione remota, riducendo consumi, costi e impatti ambientali.

Molto visitata l’area dedicata alla blue economy, con soluzioni che spaziano dal monitoraggio ambientale marino alla documentazione avanzata dei fondali, a strumenti non invasivi per la pulizia, trattamento e campionamento dei reperti sommersi, fino a piattaforme galleggianti per il rilievo della qualità delle acque. Tecnologie integrate che migliorano sicurezza, efficienza e sostenibilità delle operazioni in mare.

Non è mancato l’interesse verso le soluzioni per un agroalimentare più sostenibile e circolare, basate sulla valorizzazione degli scarti agroindustriali, sulla produzione di fertilizzanti innovativi, sulla riduzione degli sprechi e sull’adozione di sistemi intelligenti per il controllo della produzione alimentare, anche tramite sensori IoT, telepresenza olografica e analisi AI in tempo reale.


Nel campo della pianificazione urbana e territoriale, sono state presentate piattaforme che integrano intelligenza artificiale, modelli climatici, digital twin e camere di simulazione, a supporto delle amministrazioni nei processi di adattamento climatico, rigenerazione e progettazione resiliente.

Parallelamente, soluzioni per la valorizzazione culturale hanno mostrato come innovazione e creatività possano diventare leve capaci di generare impatto sociale, sviluppo locale e promozione turistica.

Un’attenzione particolare è stata rivolta alle tecnologie per il benessere, la salute digitale e la prevenzione personalizzata, con sistemi intelligenti per l’aderenza terapeutica, strumenti portatili per screening medici rapidi, wearable per il monitoraggio biometrico e piattaforme integrate per percorsi di wellness validati scientificamente. 
Foto: Claudio Valerio

Un’attenzione particolare è stata rivolta alle tecnologie per il benessere, la salute digitale e la prevenzione personalizzata, con sistemi intelligenti per l’aderenza terapeutica, strumenti portatili per screening medici rapidi, wearable per il monitoraggio biometrico e piattaforme integrate per percorsi di wellness validati scientificamente. Queste soluzioni convergono nel modello della Wellness Farm, che unisce salute, turismo esperienziale, sostenibilità e valorizzazione delle risorse locali, integrando anche linee di dermocosmetici sostenibili e alimenti funzionali sviluppati a partire da materie prime regionali.

A sostenere l’intero ecosistema è il Tech4You Digital Hub, l’infrastruttura digitale che connette servizi, dati, piattaforme e competenze, abilitando nuove forme di collaborazione e trasferimento tecnologico verso imprese, enti pubblici e comunità.

Accanto alle tecnologie presentate, allo stand è stato attivato anche un desk dedicato alla valorizzazione del patrimonio di proprietà intellettuale, con attività di accompagnamento su brevetti e risultati della ricerca. Uno spazio pensato per favorire il trasferimento tecnologico e rafforzare le collaborazioni tra ricerca e impresa.

La partecipazione si è arricchita con l’incontro istituzionale nella Sala Gardenia, moderato da Maurizio Melis di Radio24. Il Presidente Muzzupappa ha illustrato i risultati raggiunti — prototipi e piattaforme già pronti per l’industrializzazione, che diventeranno oltre 50 entro febbraio — sottolineando il ruolo centrale delle competenze scientifiche e delle collaborazioni tra istituzioni accademiche e territoriali.

Il dibattito con responsabili scientifici, stakeholder e rappresentanti istituzionali ha ribadito la necessità di consolidare gli investimenti e rafforzare le filiere della ricerca oltre l’orizzonte del PNRR, per accelerare l’impatto dell’innovazione nei territori.

Ecomondo 2025 ha dimostrato che Tech4You è oggi un ecosistema in grado di trasformare la ricerca in impresa, creare nuove opportunità di sviluppo e contribuire alla costruzione di comunità più resilienti, sostenibili e innovative. Un modello che nasce dal Sud e guarda al Mediterraneo come luogo strategico per la transizione ecologica del Paese.